IL RAPPORTO DI COPPIA .
Luci e ombre sulla vita in due : le motivazioni, le scelte, le possibili sintonie attraverso il “gioco” delle 4 Funzioni.
Perché ci innamoriamo proprio di “quella” persona ?
Perché nella vita affettiva spesso ripetiamo le stesse scelte e gli stessi errori ?
Rincorriamo un’ illusoria idea di completezza, o esiste la strada per una perfetta e duratura sintonia ?
In Grafologia una chiave di lettura privilegiata per comprendere i motivi dell’attrazione reciproca, ed entrare così nella complessa e delicata alchimia delle relazioni di coppia, è rappresentata dall’applicazione alla scrittura dei quattro tipi psicologici descritti da Jung.
In uno dei suoi testi più famosi , i “Tipi psicologici” appunto, il padre della Psicologia del profondo individua quattro diverse modalità di adattamento al mondo, e quindi al rapporto interpersonale, che tutti noi possediamo, definendole funzioni psichiche :
la funzione pensiero , artefice del “giudizio logico” , la funzione sentimento , che esprime il “giudizio affettivo”, la funzione sensazione , legata alla percezione sensoriale, e la funzione intuizione , che permette la comprensione istintiva.
Queste quattro funzioni, per quanto tutte presenti, raramente appaiono ben integrate all’interno della personalità : secondo Jung, infatti, ciascuno di noi privilegia un tipo di orientamento nella realtà guidato dalla sua funzione dominante , detta anche principale o superiore, a scapito delle altre.
Attraverso l’analisi della scrittura è possibile osservare le funzioni nella loro interazione, individuando innanzi tutto la funzione privilegiata, ossia consapevole e vigile, evoluta e specializzata, utilizzata spontaneamente in tutta la sua pienezza: la funzione che determina il tipo psicologico.
Secondariamente si può riconoscere quale lavora come funzione ausiliaria , facendo da supporto alla superiore, e quale funge da funzione mediatrice, ponendosi come parte dialogante tra gli opposti : sono entrambe molto importanti , anche se in maniera diversa, perché sulla loro modulazione e duttilità si costruisce l’apertura alla comunicazione con il partner.
Infine si considera la funzione che viene mantenuta al di sotto della soglia della consapevolezza, che assume per questo la qualifica di funzione inferiore e che, meno elaborata ed accettata, se non totalmente rimossa , può rappresentare un fattore fortemente disturbante . Questa quarta funzione risulta sempre opposta alla funzione superiore, secondo lo schema incrociato indicato da Jung, per cui il Pensiero si oppone al Sentimento, la Sensazione si oppone all’Intuizione, e viceversa.
Conoscere la funzione inferiore è fondamentale per il proprio equilibrio, perché è dal suo emergere in maniera indiscriminata ed imprevedibile nei momenti di particolare stress, quando il controllo vigile si allenta, che prende vita la maggior parte di quei comportamenti errati e pericolosamente emozionali che tanto nuocciono all’armonia della coppia.
Un percorso di individuazione riuscito ( così Jung definisce il personale cammino evolutivo ) dovrebbe poter contemplare il riconoscimento e l’integrazione della funzione inferiore, in maniera da farla affiorare alla coscienza e valorizzarne i contenuti positivi.
“Nessuno può uscire dal proprio io.
Noi agiamo come il nostro passato psicologico,
ossia come la nostra organizzazione cerebrale, ci impone.
Per questo motivo siamo vincolati ad esprimere noi stessi,
esattamente nello stesso modo in cui lo facciamo nella nostra scrittura.“
C. G. JUNG
Lo schema delle 4 Funzioni da “GRAFOLOGIA e GRAFOTERAPIA” pag. 94
Osserviamo ora, sia pure a grandi linee e molto indicativamente, la dinamica delle quattro funzioni psichiche nel rapporto di coppia attraverso la scrittura.
Il TIPO PENSIERO , dalla scrittura piccola, concentrata, semplificata, sobria e ben impostata, con spazi bianchi regolari e ritmici, è il razionale per eccellenza che si esprime con valutazioni e giudizi precisi: la sua intelligenza logica lo rende acuto nelle considerazioni e coerente nelle scelte.
Un teorico taciturno se introverso, più concreto e costruttivo se estroverso (introversione ed estroversione sono per Jung i due atteggiamenti fondamentali che accompagnano e diversificano la vita di tutte e quattro le funzioni) , sul piano delle emozioni si rivela comunque poco espansivo, e, a causa della sua funzione Sentimento inferiore, e quindi poco “specializzata”, non sempre riesce ad entrare in sintonia con le richieste affettive del partner. Suscettibile, poco tollerante, talvolta un po’ dogmatico, spesso concentra le sue migliori energie nel lavoro, che assume il ruolo di “compagno” e viene anteposto alla vita familiare.
Il suo opposto è il TIPO SENTIMENTO , dalla scrittura tendenzialmente grande, curvilinea, con una zona mediana ampia e predominante : comunicativo e socievole, ha un grande bisogno di contatti umani e di dimostrazioni d’affetto.
Spesso si realizza pienamente nella vita di coppia, dove porta il dono della sua intelligenza pratica ed assume un atteggiamento protettivo nei confronti del partner, ma in amore è molto esigente e, se disilluso, si intristisce e si logora in profondi risentimenti, manca completamente di obiettività, diventa sospettoso, vendicativo e attiva il suo lato peggiore : l’ombra della funzione inferiore.
Il TIPO INTUIZIONE , dalla scrittura rapida, leggera, discontinua, con grandi bianchi e molte disuguaglianze, danzante sul rigo di base, è il creativo che percepisce la realtà con immediatezza, senza bisogno di un “filtro” logico, intravedendo sempre possibilità nascoste dietro le cose, le persone, le situazioni.
Spesso originale ed inventivo, se non viene aiutato a dare corpo alle sue intuizioni le disperde e … sparge ricchezze che altri raccoglieranno !
In coppia si dimostra aperto, piuttosto tollerante e in cambio chiede di conservare la sua libertà personale, o almeno di illudersi di non essere troppo imbrigliato : può essere un compagno un po’ distratto e disorganizzato, ma fantasioso e stimolante.
Al suo opposto il TIPO SENSAZIONE , dalla scrittura compatta, stabile, ben assestata sul rigo di base, è il pragmatico che percepisce la realtà coi cinque sensi.
E’ a suo agio nel mondo concreto, aderisce alle cose, è molto attento a se stesso, alle esigenze del suo corpo, ama toccare con mano il piacere che la vita gli può offrire : talvolta ha uno spiccato senso estetico e adora “ possedere”, contribuendo a migliorare sensibilmente la qualità della sfera domestica e familiare (tanto più che è dotato, solitamente, di una buona energia costruttiva e di una sana capacità realizzatrice).
Non essendo in sintonia con ciò che non comprende, o non riuscendo sempre a coglierne il valore interiore, diventa ipercritico, esigente, o si rifugia nel conformismo rischiando di sprofondare nella banalità del quotidiano senza sapersene più risollevare.
I tracciati delle 4 funzioni da “GRAFOLOGIA e GRAFOTERAPIA” pag. 108
Quando i partner appartengono alla stessa dominante può succedere che, inizialmente, tra loro nasca un rapporto di grande “riconoscimento” e complicità, quasi una magica fusione, che si trasforma poi in una sorta di competizione frustrante nella vita di tutti i giorni, costellata di litigi e complicata dall’insofferenza reciproca, quando nei difetti altrui vengono riconosciuti (e detestati !!) i propri .
Quando la funzione principale è opposta (il caso classico può essere stato, soprattutto in passato, l’uomo-pensiero e la donna-sentimento) , è necessario che, dopo la forte attrazione iniziale, nella coppia si attui il riconoscimento dei propri ruoli e la divisione dei propri spazi, con un criterio forse un po’ scontato e prevedibile, ma ancora funzionale … se vissuto all’insegna della maturità e della volontà di adattamento reciproco.
Le possibilità di intesa aumentano e il rapporto si arricchisce quando la funzione principale di uno dei due partner si sovrappone alla funzione ausiliaria del compagno, e viceversa : ad esempio, un tipo Sentimento con funzione ausiliaria Sensazione con un tipo Sensazione con funzione ausiliaria Sentimento; oppure un Pensiero-Intuizione con un’Intuizione- Pensiero.
In questo caso esiste comprensione reciproca, una sorta di spontanea sintonia, ma anche quel tanto di diversità che rende stimolante la vita insieme.
Del dialogo fra le quattro funzioni è bene comunque non essere soltanto spettatori passivi: è possibile, riconoscendone le dinamiche, migliorarne l’interazione, avvicinandoci ad una visione più serena di noi stessi e del nostro modo di affrontare ed assimilare le esperienze che la vita ci offre.
E’ questa la via indicata da Jung per il cammino evolutivo che ci ha insegnato a percorrere.
La scrittura di Jung è l’esempio di una riuscita interazione tra le 4 Funzioni.
per approfondire : Marisa Paschero
capitolo 5 “GRAFOLOGIA e GRAFOTERAPIA.
Comprendere e migliorare se stessi attraverso la scrittura.”
Edizioni MEDITERRANEE, Roma, 2013
Commenti recenti