In libreria per Edizioni Mediterranee l’interessante volume di Marisa Paschero “Silva Mind Control” la magia della dimensione Alfa “il primo, il più semplice, il più geniale dei sistemi di sviluppo della mente intuitiva” come si legge sul retro di copertina.
Viene quindi subito voglia di saperne qualcosa in più ed ecco che lo chiediamo direttamente all’autrice nella nostra intervista.
Marisa Paschero quanto sappiamo del nostro reale potenziale?
Della nostra mente non conosciamo ancora tutto, ma sappiamo di utilizzare solo una piccola parte delle nostre risorse cerebrali. Forse si tratta di quel famoso 10%, tanto spesso citato, delle reali potenzialità del nostro cervello? Come la punta di un iceberg?
Al di là delle affermazioni che oggi possono apparire un po’ ingenue, è certo che la maggior parte di noi attinge in misura minima alla ricchezza della propria intelligenza immaginativa, intuitiva e creativa.
Quando hai incontrato il Metodo Silva?
Una sera di circa 18 fa mi sono ritrovata allieva di uno strano corso, spinta più che altro dalla curiosità.
Confesso che, da persona razionale, ero piuttosto scettica. Tuttavia, siccome tra le tante promesse del Metodo c’era anche quella di poter “smettere con le cattive abitudini”, da fumatrice accanita quale ero accarezzavo l’idea di riuscire finalmente a staccarmi, magari senza eccessivi sforzi, dalle tante, troppe sigarette.
Da lì sono partita senza sapere che sarei arrivata molto oltre, giorno dopo giorno, dedicandomi semplicemente a mantenere vivo un “allenamento del pensiero” con qualche piccolo esercizio quotidiano, senza fatica alcuna, piacevolmente, rilassandomi e offrendomi opportunità nuove.
Mai avrei potuto immaginare, né credere se qualcuno me lo avesse detto, che una partenza così utilitaristica, diciamo pure così terra-terra, mi avrebbe condotta molto lontano, fino a sfiorare il mondo sconfinato della magia della mente nella sua espressione più luminosa.
Che cosa ti ha convinto?
Innanzi tutto la linearità e la rapidità del Metodo : applicare le tecniche è una scelta personale, ma impararle è estremamente semplice.
Da ricercatrice curiosa e sempre in cammino mi ero resa conto che i corsi motivazionali di auto-aiuto che vengono proposti così di frequente, e che promettono il potenziamento dell’autostima, dell’espressività, dell’intuizione, della creatività, delle capacità cognitive, dell’apprendimento, della memoria … insomma, il miglioramento personale a tutto tondo, si ispirano a Silva.
E non solo, a Silva di ispirano altre tecniche ancora : quelle che, con nomi diversi e spesso assai suggestivi, resi più affascinanti grazie al linguaggio accattivante delle atmosfere New Age, invitano ad avventurarsi in altri spazi, oltre il conosciuto, oltre il razionale… a quel punto ho capito che il viaggio era appena cominciato!
In che forma e misura le forme grafiche ci “guidano/condizionano”?
Da grafologa affascinata da ogni espressione della scrittura, da ogni disegno, da ogni scarabocchio, da ogni minima traccia, sono convinta che le forme grafiche si manifestino e ci rappresentino in ogni istante della nostra vita.
Per questo, nel corso del libro, più volte suggerisco al lettore di “mettere su carta” le proprie proiezioni mentali, le proprie intuizioni, le proprie aspettative, i propri sogni …in questo modo, per la legge di precipitazione di cui parlano le tradizioni più antiche, avremo permesso al nostro pensiero di assumere una fisionomia, di “prendere forma”, di esprimersi attraverso dei simboli riconoscibili perché universali, di appropriarsi di uno spazio concreto.
Avremo dato ancora più consistenza ai nostri progetti, trasferendoli da un livello di coscienza interiore a una dimensione oggettiva sempre più reale.
Marisa Paschero cosa dobbiamo necessariamente sapere della dimensione Alfa?
La dimensione Alfacorrisponde allo stato di coscienza in cui, grazie all’abbassamento delle frequenze cerebrali, la mente lavora valorizzando soprattutto l’attività dell’emisfero destro del cervello.
In questa particolare condizione di assoluto “silenzio del pensiero”, dove le onde cerebrali vibrano a una velocità più lenta (alfa) rispetto allo stato di vigilanza razionale in completa coscienza (beta), permangono tuttavia consapevolezza e presenza agli stimoli dell’ambiente: in uno stato di rilassamento profondo viene raggiunto uno spazio di benessere e di quiete mentale dove la nostra intelligenza biologica funziona in maniera ottimale, il sistema immunitario si rafforza e le capacità intuitive si esprimono al meglio.
L’emisfero destrodel nostro cervelloè particolarmente recettivo all’apprendimento per immagini, e in questa sua abilità che ha davvero del magico non conosce limiti : una volta attivato, a livello Alfa, è in grado non soltanto di richiamare alla memoria quel che esiste e quanto già conosce, ma può “creare” qualunque cosa.
La dimensione Alfa è la condizione-base indispensabile per praticare il Metodo Silva : per questo nella prima tecnica ci viene insegnato come riuscire a raggiungerla, a riconoscerla e ad utilizzarla efficacemente .
Cosa possiamo imparare da questo libro?
Questo lavoro non è concepito come un manuale classico per imparare le tecniche del Metodo Silva, per quanto vi siano tutte elencate secondo l’ordine previsto dai corsi ufficiali.
E’ piuttosto un percorso vissuto in prima persona da una affezionata “allieva” nell’arco di parecchi anni di pratica e di ripetizione delle tecniche.
Dopo la lettura del libro ogni strada è aperta : ciascuno potrà scegliere di continuare il cammino affinando nuovi strumenti che lo condurranno sempre più lontano, così come potrà limitarsi a praticare solo la prima parte delle tecniche, applicandole al miglioramento del proprio vivere quotidiano.
Nel primo caso avremo un ricercatore, un sensitivo sempre più efficace, un guaritore, un “viaggiatore fra due mondi”, un veggente, un pranoterapeuta che metterà al servizio degli altri le sue doti … nel secondo caso avremo un essere umano sereno, realizzato e soddisfatto di sé che, all’interno della sua realtà oggettiva, conoscerà un’esistenza sempre più ricca e piena, con una straordinaria consapevolezza : quella di avere imparato a vivere al massimo delle sue potenzialità, e ad offrire agli altri la parte migliore di se stesso.
“MIND CONTROL” o “METODO SILVA”’?
La dizione esatta è Mind Control, ma siccome il concetto di “controllo mentale” rischia di dare adito a fraintendimenti, preferisco chiamarlo semplicemente Metodo Silva.
Purtroppo è facile, nell’immaginario comune, scivolare nell’idea del “dominio psichico”, della strumentalizzazione del pensiero, temendo l’invasione nella nostra vita di seduzioni subliminali, o peggio ancora di tattiche oscure di persuasione più o meno occulta.
Il Metodo Silva è all’opposto di tutto questo : anzi, svolge un’azione schermante e protettiva nei confronti dei tentativi di manipolazione della nostra mente da parte di agenti esterni.
Marisa Paschero il Metodo Silva assomiglia all’ipnosi?
Assolutamente no. Il soggetto indotto in ipnosi si trova in una condizione mentale di passività : è in grado di rispondere alle domande che gli vengono rivolte, ma non di formulare egli stesso delle domande.
La sua intelligenza può seguire percorsi induttivi, ma non deduttivi : questo significa che può fare quello che gli si dice di fare, ma non è capace di decidere liberamente quello che vuole fare.
Inoltre, quando viene “risvegliato”, non ricorda nulla.
Nel Metodo Silva, viceversa, siamo sempre noi a dirigere la nostra mente, che si mantiene in una condizione di totale autonomia pur trovandosi in uno stato di recettività.
Non soltanto non dimentichiamo nulla, ma attiviamo e miglioriamo tutte le capacità mnemoniche, a breve e a lungo termine.
Conserviamo quella indipendenza di pensiero, di giudizio e di comportamento che è basilare per il Mind Control, ed inoltre ci mettiamo al riparo da qualunque rischio di applicazione di poteri ipnotici a fini impropri.
Ricordiamoci l’affermazione di Silva – forse la più citata – che si trova pressoché sempre in apertura al suo lavoro :
“Tu appartieni a te stesso e solo a te stesso. Il Metodo Silva ti aiuta a creare nuove forme di comunicazione con gli altri, ma l’obiettivo principale è che tu sia sempre fedele solamente a te stesso.”
Il Metodo Silva si collega alla “Legge di risonanza” di cui oggi si parla molto a proposito del “pensiero positivo”?
La “vibrazione” che emettiamo è quella che attiriamo : ci sono persone definite comunemente “sfortunate”, la cui sola presenza ha un effetto deprimente, e altre a cui la vita, pur con le sue difficoltà, sembra voler sorridere. Persone preziose, capaci di influenzare costruttivamente l’ambiente che le circonda, superando il senso di egocentrismo che limita pericolosamente la visione del reale.
Praticando le tecniche di Silva si coltiva un atteggiamento interiore che risuona su frequenze positive e sempre più elevate : questo significa indirizzarci – e indirizzare gli altri – verso aspettative serene, verso la soluzione di un problema, e non verso la frustrazione del suo ripetersi.
E forse è proprio questo l’effetto “di risonanza” che valorizza in modo particolare lo straordinario Metodo di Jose Silva : il primo, il più accessibile e semplice, il più geniale dei sistemi di sviluppo della mente intuitiva.
Da Leggere Marisa Paschero!
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Scrittrice e giornalista, ha pubblicato romanzi, saggi e storie per bambini.
Collabora con la pagina della cultura del quotidiano Il Tirreno.
Ha ideato DaSapere nel 2010 e da allora se ne prende cura.
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